Osmosi inversa: come funziona il processo?

Osmosi inversa: come funziona il processo?

23 Luglio 2021 Blog 0

Cosa sono i depuratori ad osmosi inversa

Ultimamente il tema principale delle discussioni inerenti i depuratori comprende il meccanismo dell’osmosi inversa.
I depuratori si dividono in quattro categorie: ultrafilatrazione, microfiltrazione, nanofiltrazione e osmosi inversa. Quest’ultimo meccanismo viene considerato a tutti gli effetti il migliore, in quanto si presenta come un processo raffinato che consente il passaggio solamente delle molecole d’acqua, trattenendo al contrario gli ioni monovalenti.
Per mezzo dell’osmosi inversa si da avvio a quello che viene chiamato affinaggio dell’acqua che permette di rimuovere gli elementi inquinanti.
Grazie a questo meccanismo l’acqua del rubinetto sarà più buona e leggera, oltre che ottima da bere. Allo stesso modo è possibile assaporare un sapore più gradevole nelle bevande come tè e caffè, che vengono preparate quotidianamente con l’acqua.
A trarre vantaggio dal depuratore con osmosi inversa non sarà così solamente la salute delle persone presenti in casa ma anche tutti i vari elettrodomestici che funzionano per mezzo dell’acqua. L’acqua se adeguatamente depurata infatti non presenta calcare, considerato il nemico numero uno delle tubature. Le apparecchiature elettriche potranno vantare una vita più lunga oltre che un miglioramento nelle prestazioni.

Funzionamento dei depuratori con osmosi inversa

Nei depuratori il procedimento legato dell’osmosi inversa si basa essenzialmente su di un processo completamente naturale frequente nel corpo umano.
Attraverso l’osmosi infatti nel momento in cui due liquidi con differenti solidi disciolti si incontrano, possono mescolarsi e dare vita ad un’alta concentrazione di solidi uniforme.
A dividere il concentrato tra liquido con minore e maggiore quantità di solidi sarà una membrana semipermeabile.
Al contrario invece nell’osmosi inversa il meccanismo funziona per mezzo di una pompa a pressione. In questo modo la membrana semipermeabile riuscirà a trattenere dall’acqua i batteri, i sali e tutti quegli elementi ritenuti inquinanti.
Una volta che l’acqua sarà passata nella membrana, potrà uscire dal rubinetto completamente depurata di quella serie di sostanze nocive come virus, cloro, calcare e detriti.
Per mezzo della membrana si avranno due differenti flussi: un primo concentrato con al suo interno sostanze inquinanti e l’acqua depurata chiamata permato.
Un aspetto interessante dell’osmosi inversa è rappresentato inoltre dalla possibile regolazione dei sali minerali. In questo modo l’acqua potrà venire personalizzata in base alle singole esigenze degli abitanti della casa.


L’osmosi inversa dei depuratori e le sostanze inquinanti

I depuratori ad osmosi inversa riescono a depennare le sostanze inquinati presenti nell’acqua. Nello specifico questi elementi dannosi sono: mercurio, cadmio, calcio, sodio, nickel, bromuro, cloruro, fosfato, ferro, silicato e sodio.
Rispetto a quello che normalmente si pensa, il depuratore in questione non genera acqua acida, distillata o alterata. Il meccanismo del dispositivo si avvale infatti dei nuovissimi sistemi di regolazione e miscelazione oltre che di filtri appositi deacidificanti e reminerallizanti. In questo modo il pH dell’acqua e la sua salinità potranno venire regolate.
Allontanando tutti gli elementi nocivi per la salute dell’uomo dall’acqua, non si rischierà più di andare incontro a pericoli per l’organismo umano.

Differenza fra i vari metodi di depurazione dell’acqua

Rispetto ai vari metodi usati dai depuratori, l’osmosi inversa utilizza la filtrazione tangenziale, dove il filtro dell’osmo scorre insieme al flusso del solvente. Tramite questo metodo è possibile eliminare parte della turbolenza presente nel flusso che a lungo andare potrebbe creare qualche problema agli intasamenti e alle prestazioni.
La principale differenza tra osmosi inversi e gli altri meccanismi si ritrova quindi nel tipo di filtro osmotico e nella filtrazione delle particelle. Con questa soluzione sarà possibile tornare a bere in casa l’acqua del rubinetto, senza dover acquistare continuamente bottiglie e creare un vero e proprio problema all’intero ecosistema.

Condividi su