Cosa si intende per acqua minerale

Cosa si intende per acqua minerale

9 Agosto 2021 Blog 0
acqua minerale

Il decreto legislativo 105 del 1992 definisce l’acqua minerale naturale come una tipologia di acqua che proviene da una falda o da un giacimento sotterraneo, e che presenta determinate caratteristiche igieniche e proprietà. Conoscere la definizione e le proprietà dell’acqua minerale naturale può essere particolarmente utile per chi la utilizza quotidianamente.

Acqua minerale naturale: le differenze con quella del rubinetto

La differenza sostanziale tra l’acqua minerale naturale e quella del rubinetto è legata al fatto che la prima, durante la sua raccolta e imbottigliamento, non abbia subito alcun processo di disinfezione.
Inoltre, è completamente priva di cloro , che viene solitamente aggiunto all’acqua del rubinetto per eliminare tutti i potenziali batteri. Di conseguenza, il sapore e le proprietà organolettiche dell’acqua minerali sono naturali. Tuttavia, è consigliato raccogliere l’acqua naturale con bottiglie di vetro, per ridurre il consumo di plastica e non modificare le sue caratteristiche.

Acqua minerale naturale: le sue caratteristiche

L’acqua minerale naturale, come abbiamo già specificato, proviene dalle falde sotterranee o dalle sorgenti, e quando si formano sono assolutamente prive di batteri. Proprio per mantenere le sue caratteristiche è necessario che venga imbottigliata direttamente alla sorgente, senza subire alcun trattamento prima.
Questa è un’altra caratteristica che le distingue dall’acqua che fuoriesce dal rubinetto.

Il residuo fisso

Con il termine residuo fisso viene indicata la parte ionica dell’acqua, ovvero la sua componente di particelle solide. Il residuo fisso si ottiene dal rapporto tra i milligrammi delle particelle contenute e un litro di acqua, per questo viene indicato con la formula mg/L.
Questo valore è particolarmente utile per distinguere l’acqua in varie tipologie:

  • minimamente minerali (valore compreso tra i 10 e gli 80 mg/L);
  • oligominerali (valore compreso tra gli 80 e i 200 mg/L);
  • mediamente minerali (valore compreso tra i 200 e i 1000 mg/L);
  • ricche di sali minerali (valore maggiore di 1000 mg/L).

Ma non solo: il residuo fisso serve anche per identificare il quantitativo di sostanze contenute in un litro d’acqua, e a distinguerle ulteriormente in acqua contenente solfati, calcio, fluoro, magnesio e tanti altri elementi.

Il pH

Anche il pH è un valore da tenere a mente per la definizione di acqua minerale naturale, e ha il compito di indicare il quantitativo di ioni idrogeno contenuti al suo interno. Se il valore del pH va da 0 a 7 una sostanza può essere definita acida; se il valore del pH va da 7 a 14 una sostanza può essere definita basica. Nel caso dell’acqua minerale naturale, il valore del pH oscilla tra 6 e 8, e dunque si tratta di una sostanza prettamente neutra.

Acqua minerale naturale e acqua del rubinetto

L’acqua dà da sempre un grande contributo al benessere, in quanto abbassa la glicemia, depura il fegato e tiene sotto-controllo il colesterolo. Gli stessi effetti benefici si possono trarre dall’acqua del rubinetto grazie all’azione di un depuratore. In ogni caso, è importante consumarne almeno due litri al giorno.
Naturalmente, è bene tenere a mente che nell’acqua del rubinetto potrebbero essere state disciolte alcune sostanze (come il cloro, che abbiamo indicato prima), o essere presente piombo o metalli pesanti che ne possono alterare il sapore. Per questo motivo, può essere utile scegliere un depuratore per acqua buona e sicura sempre a portata di mano.

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