Da cosa dipende lo stimolo della sete
Bere acqua è una necessità vitale per il nostro organismo. L’uomo è composto dal 60% del corpo di acqua, che viene continuamente espulsa dall’organismo attraverso sudore ed urine. Per questo motivo essa va reintegrata, in modo da mantenere stabile la suddetta percentuale. Per non dimenticarsi di farlo, gioca un ruolo importante un segnale che il nostro organismo è in grado di mandarci, che consiste nello stimolo della sete.
Ma da cosa dipende nel dettaglio questo stimolo?
Scientificamente, la sete è uno stimolo fisiologico volto, per l’appunto, a mantenere stabile l’equilibrio idrico del nostro corpo. In questo articolo definiremo le cause che scatenano questo stimolo.
Le cause della sete
Come risulta ovvio dall’esperienza la causa principale e più generica dello scatenarsi della sete consiste in uno squilibrio tra acqua espulsa e acqua assunta. Questo squilibrio genera, a sua volta, una condizione di riduzione del volume plasmatico del sangue all’interno dei vasi, con conseguente aumento della concentrazione di sali. L’ipotalamo, una ghiandola importante nella regolazione dei fenomeni fisiologici che avvengono nel nostro corpo, riesce a captare queste condizioni di osmolarità plasmatica, innescando lo stimolo della sete.
Sete e legami con condizioni patologiche
Esistono alcune condizioni patologiche che possono alterare quello che dovrebbe essere il normale senso di sete di un individuo. Un sintomo denominato “polidipsia“, che consiste nell’aumentato stimolo della sete, può essere il segnale per alcune patologie come:
- diabete: in questa condizione l’organismo deve espellere più glucosio possibile attraverso le urine, ma per farlo non può concentrarlo tutto nella stessa quantità di acqua presente nelle urine normalmente; la minzione di un paziente affetto da diabete sarà più abbondante, per questo il soggetto avvertirà lo stimolo della sete molto più di frequente. Al fine di non sovraccaricare l’organismo, ai diabetici si consiglia di assumere acqua oligominerale, quindi povera di sali minerali.
- insufficienza renale: a causa di questa condizione patologica viene meno la capacità filtrante dei reni, che quindi espelleranno più soluti e più acqua, generando un elevato stimolo della sete nei pazienti affetti.
- assunzione di farmaci
Esistono anche condizioni fisiologiche di alterata percezione della sete. Sia i bambini che gli anziani hanno un ridotto senso della sete, anche se per motivi differenti: mentre nei bambini i recettori che innescano questo stimolo non sono ancora ben sviluppati, negli anziani, a causa dell’invecchiamento, questo meccanismo risulta non più funzionante.
Disidratazione
Uno dei primi sintomi della disidratazione è rappresentato dal mal di testa. Quando nel nostro corpo non è presente abbastanza acqua, il volume plasmatico del sangue si riduce e questo causa un restringimento dei vasi sanguigni. Uno degli organi che consuma più sostanze nutritive ed ossigeno è il cervello, che per sopperire alla scarsità di sangue che lo irrora in una condizione simile, si contrae, riducendo il proprio volume e distaccandosi dalle pareti del cranio. In questo modo si avverte un forte mal di testa, ma una volta reidratato, il cervello si riempie nuovamente e rilasciandosi, torna a riempire la scatola cranica.
Consigli per una corretta idratazione
Al fine di mantenere il proprio corpo sempre in una condizione di idratazione ottimale, è utile seguire alcuni consigli, come ad esempio:
- sapere quanta acqua bere quotidianamente; gli esperti consigliano di bere circa due litri d’acqua al giorno, ma questa quantità può variare in base a diversi fattori, come sesso, età, stagionalità e stile di vita
- bere quantità piccole di acqua, anche se frequentemente; questo aiuta a mantenere il corpo idratato senza gonfiare lo stomaco
- bere durante l’attività fisica; durante sforzi piuttosto intensi la quantità di acqua eliminata attraverso la sudorazione è molto elevata, quindi è bene reintegrarla rapidamente
- provare l’acqua frizzante; le bollicine presenti nell’acqua gasata stimolano i recettori che sono presenti nella bocca, restituendo una sensazione piacevole a chi ad esempio ha problemi nell’avvertire il senso della sete.